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La dismorfobia è un problema che riguarda la percezione che si ha di sé. Scopriamo meglio di cosa si tratta e quali sono le possibili cure.
Quando si parla di dismorfobia si intende il disturbo di dismorfismo corporeo, un problema che porta a preoccuparsi in modo eccessivo per il proprio aspetto fisico. Il tutto può avvenire sia in presenza di un piccolo difetto che si percepisce come enorme anche se oggettivamente non lo è affatto, che in totale assenza di anomalie.
Un problema che può avere origini diverse e che è sempre importante indagare a fondo al fine di riportare l’attenzione nei posti giusti, donando al contempo maggior serenità a chi vive giornalmente con questo problema.
Come si presenta la dismorfobia
Come già accennato, la dismorfobia si presenta con una visione esagerata del proprio aspetto fisico.
Chi ne soffre tende quindi a trovare difetti anche dove non ce ne sono o a vedere come enormi quelli solitamente considerati “normali”.
Alcuni esempi possono essere i capelli radi, l’acne, la presenza di rughe o cicatrici, il pallore, il viso che può apparire sproporzionato, la forma del naso o della bocca, le spalle larghe, un corpo grande o piccolo, etc.. In alcuni casi la dismorfobia può presentarsi anche per più problemi alla volta.
Più presente durante l’adolescenza, la manifestazione avviene per lo più durante i primi cambiamenti che si hanno appunto con la pubertà. In alcuni casi, il problema, può manifestarsi però anche in età più adulta, andando ad intaccare del tutto l’autostima. In entrambi i casi è ovviamente una situazione che è importante trattare.
Quali sono i sintomi della dismorfobia
Questo particolare disturbo ha tutta una serie di sintomi che lo rendono facilmente identificabile e che, al contempo, mettono in luce le difficoltà che comporta.
Tra i più comuni ci sono:
– Controllo ossessivo della propria immagine allo specchio
– Confronto costante con gli altri
– Necessità di nascondere del tutto ciò che si vive come un difetto
– Bisogno di evitare posti affollati
– Disagio nello stare con gli altri
– Eccessiva attività fisica
– Diete restrittive
– Correzione costante con chirurgia estetica
– Ansia
– Mancanza di concentrazione
– Disinteresse verso la vita di tutti i giorni
– Depressione
Questi sintomi sono ovviamente solo alcuni di quelli presenti in caso di dismorfobia. Nei casi più gravi, ad esempio, è possibile trovarsi a fare pensieri suicidi. In presenza anche di uno solo di questi problemi è quindi consigliabile chiedere sempre aiuto allo psicoterapeuta al fine di trovare un modo per far pace con la propria immagine ed iniziare a vivere un’esistenza migliore.
Quanto alle cause, alla base possono esserci eventi traumatici legati alla visione di sè o in grado di abbassare l’autostima. A tutto ciò, in alcuni casi, si aggiungono perfezionismo, grande visione estetica e bisogno del controllo. È quindi possibile che ci siano persone che, al di là del loro vissuto, siano più predisposte a soffrire di questo disturbo.
Diagnosi e cura
Per una diagnosi certa di questo disturbo è importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta che in base all’osservazione della persona e al dialogo su argomenti di vario tipo potrà farsi un’idea chiara del problema alla base. In alcuni casi, infatti, un ossessione per il peso non associata ad altri sintomi potrebbe indicare un problema diverso come, ad esempio, l’anoressia. Starà quindi allo psicoterapeuta valutare tutti gli elementi per poi arrivare alla conclusione.
Fatto ciò si passa ovviamente alla terapia che in caso di dismorfobia è quella cognitivo comportamentale. Ad essa si possono associare anche alcuni farmaci e degli inibitori della serotonina.
Seguono poi esercizi, tecniche di rilassamento e metodi per evitare l’innescamento di nuove ossessioni e per imparare a lavorare su quelle già presenti. Cosa che con l’aiuto della psicoterapia e il lavoro su se stessi e sul problema dominante può fare la differenza portando ad un netto miglioramento dei sintomi o alla guarigione.
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