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L’allergia psicosomatica è una risposta “estrema” che dell’organismo a qualcosa di esterno e disturbante. Scopriamo come riconoscerla e cosa fare quando si presenta.
Per comprendere a pieno cos’è l’allergia psicosomatica è necessario, prima di tutto, partire dall’allergia vera e propria.
Questa si presenta quando c’è una risposta eccessiva del sistema immunitario verso sostanze esterne (allergeni) che sono considerate dannose dall’organismo. Accade quindi che il contatto tra gli anticorpi e queste sostanze, porti ad una reazione allergica che può manifestarsi in modi diversi.
In genere tra gli allergeni più noti ci sono gli alimenti, i pollini, i metalli, i farmaci, le punture di api o le punture di vespa, etc… Questi sono identificabili attraverso test specifici come il patch test, il prick test o il test di provocazione. In caso di allergia psicosomatica, nell’organismo avviene un po’ la stessa cosa ma senza che ci sia una vera e propria allergia alla base. Ciò che resta identico è il bisogno dell’organismo di difendersi da qualcosa che considera pericoloso.
Sintomi dell’allergia psicosomatica
In genere, i sintomi dell’allergia psicosomatica sono gli stessi di quella causata dagli allergeni.
Tra i più comuni ci sono quindi i pomfi, le reazioni oculari, l’orticaria da stress, i problemi respiratori e quelli digestivi.
La differenza sta nella causa che non è più un allergene in sè ma una situazione, una persona o qualsiasi cosa si ritenga come un pericolo. Ecco, quindi, che può manifestarsi un’allergia in caso di relazioni difficili, di problemi sul lavoro o di paure inconsce verso il mondo circostante.
Sebbene i sintomi siano nella maggior parte dei casi semplici da tenere a bada in quanto appunto non scatenati da una vera e propria allergia, è molto importante tenere sempre bene a mente che questi sono comunque reali e non immaginari.
La presenza di una reazione allergica, seppur psicosomatica, dimostra infatti che l’organismo è in una fase di stress dalla quale è importante uscire il prima possibile. Non farlo può portare alle famose gastriti nervose, alle infiammazioni intestinali e a tutti quei problemi che pur avendo un origine nervosa, sconfinano nella parte medica diventando delle vere e proprie patologie da curare.
Come riconoscere e curare l’allergia psicosomatica
Per distinguere un’allergia psicosomatica da una medicalmente accertata, in genere, può essere utile fare tutti gli esami necessari per indagare la presenza delle possibili allergie. Qualora i vari test risultino tutti negativi si può iniziare a pensare ad un’allergia psicosomatica. A ciò si aggiungono anche sintomi solitamente presenti come ansia, stress generalizzato, paura nell’affrontare anche situazioni semplici, etc…
Una volta riconosciuta, l’allergia psicosomatica richiede ovviamente l’intervento di una persona esperta ed in grado di intervenire sia a livello fisico che, sopratutto, psicologico. Attraverso un percorso terapeutico (solitamente da affrontare con un esperto in psicosomatica), si potrà imparare pian piano a non aver più paura di determinate sostanze o situazioni e a reagire ad esse senza dar vita a degli attacchi allergici.
Si tratta ovviamente di un percorso che può variare da persona a persona ma che in ogni caso è in grado di comportare dei benefici che pian piano portano a loro volta ad una miglior qualità della vita. È quindi un passaggio davvero fondamentale per il benessere personale e per la possibilità di affrontare la vita con maggior sicurezza e più serenità.
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