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Che cos’è il frassino della manna? Linfa che si ottiene dall’omonima pianta, vanta proprietà importanti, che vale la pena conoscere.
Pianta conosciuta e utilizzata fin dall’antichità, da una varietà del frassino si ottiene una linfa denominata manna. Si tratta di un vero e proprio alleato dell’organismo, che oggi si estrae solo ed esclusivamente in Sicilia. Scopriamo le proprietà, gli usi e le controindicazioni del frassino della manna.
Frassino della manna: proprietà e benefici
Il frassino della manna è una linfa che si estrae da una varietà dell’omonima pianta officinale che oggi si trova solo in Sicilia, dove il Ministero per le politiche agricole e forestali l’ha eletto prodotto tipico. Conosciuta fin dalla notte dei tempi per le sue proprietà, se ne parla perfino nella Bibbia. Nel testo sacro della religione cristiana, viene donata da Dio agli Israeliti come nutrimento per il loro pellegrinaggio nel deserto. Tradizioni e leggende a parte, la linfa si ottiene durante la stagione estiva, quando fuoriesce dal frassino tramite incisioni che non vanno assolutamente a danneggiare la pianta. A contatto con l’aria, il liquido solidifica velocemente.
L’albero della manna, ovvero il frassino, è presente oggi soltanto in alcune zone della Sicilia, precisamente nel Parco delle Madonia, tra Pollina e Castelbuono, a 90 km da Palermo. La linfa di prima spremitura è considerata pregiata, mentre la seconda viene definita rottame della manna. Entrambi i ‘prodotti’, però, vantano importanti proprietà. E’ emolliente e lassativa, pertanto è consigliata per combattere la stipsi e i parassiti intestinali, in caso di avvelenamento, come purgante naturale e per favorire la diuresi. Grazie alle virtù espettorante e sedative, è in grado di alleviare le problematiche che coinvolgono l’apparato respiratorio. Non solo, in cucina viene utilizzata come dolcificante al posto dello zucchero.
Linfa della manna: usi e controindicazioni
Come già sottolineato, la manna e la sua pianta possono essere utilizzati sia in cucina che come rimedio naturale. Sotto forma di dolcificante può essere usato anche dai diabetici e da coloro che non tollerano lo zucchero raffinato. Come alleato della salute, invece, non presenta effetti collaterali per nessuno, nemmeno per gli anziani e i bambini. Uniche raccomandazioni: quanti soffrono di occlusioni o subocclusioni intestinali se ne devono tenere alla larga, così come coloro che assumono determinati farmaci per bocca.
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