Sommario articolo
Quando si arriva ad un certo punto del percorso aziendale, diversificare l’offerta con prodotti nuovi e complementari rispetto a quelli normalmente proposti può rivelarsi una scelta vincente per rilanciarsi in un mercato che sembra saturo.
Il settore della cosmesi e della bellezza sembra essere un comparto che non conosce particolare crisi.
L’attenzione posta dai consumatori verso la cura del corpo, la prevenzione contro l’invecchiamento, la protezione dagli agenti esterni, come dai segni del tempo, è sempre molto elevata e coinvolge persone appartenenti a qualunque fascia d’età.
Investire in questo ambito dell’economia vuol dire seguire un trend in costante crescita, purché complementare all’attività già portata avanti dal proprio business.
Anche se molti lo hanno già intuito, le imprese che hanno compiuto il grande passo sono ancora poche. La ragione è presto detta, gli investimenti da effettuare per dedicare una specifica linea produttiva alla nuova offerta possono rivelarsi troppo onerosi e il ritorno non è sempre garantito. Capita spesso, infatti, che il mercato non risponda nel modo e nei tempi previsti.
È necessario effettuare studi di settore, ricerche, sperimentazioni e test, che possono richiedere mesi, se non anni, prima di portare i loro frutti; senza parlare dell’impiego di nuovi macchinari e competenze altamente specializzate.
Un costo che non tutte le aziende, specie quelle completamente a digiuno della materia, possono permettersi.
Vale la pena rinunciare, dunque, a una prospettiva di crescita in un mercato che sembra florido, perché non si è pronti a dedicare un ramo aziendale alla nuova attività?
La risposta arriva da un concetto ancora poco diffuso tra le imprese: l’esternalizzazione di servizi e produzioni.
Per meglio chiarire il concetto ci avvarremo dell’assist lanciato da Cosmoderma Azienda Cosmetica, laboratorio produttivo di cosmesi per conto terzi.
Cosa fa un produttore di cosmesi per conto terzi
Esternalizzare un’intera linea produttiva vuol dire sollevarsi da tutte quelle incombenze necessarie a realizzare il prodotto finito, che in un settore così delicato come la cosmesi non è affatto un gioco da ragazzi.
I cosmetici, per la loro peculiare funzione legata alla salute e al benessere, oltre che alla bellezza, sono sottoposti a controlli costanti e procedure di approvazione spesso farraginose.
La realizzazione di un prodotto di bellezza parte da molto lontano, sin dalla fase di analisi della domanda, a cui segue la stesura del progetto, l’ideazione della formula, la sua produzione, i test, la verifica di stabilità legata al packaging scelto e poi ancora la realizzazione del prodotto finito, la grafica del packaging e l’assistenza regolatoria.
Quelli appena elencati sono solo alcuni dei passaggi necessari a creare prodotti ricadenti in questa specifica categoria merceologica.
I produttori conto terzi che si occupano di questo, lo fanno soprattutto supportando aziende non attrezzate in tal senso, che commissionano loro la realizzazione di nuove linee di prodotto su cui poi appongono il loro marchio.
I vantaggi dell’esternalizzazione a un laboratorio produttivo per conto terzi
L’outsourcing, specie se legato a tipologie di prodotto particolari come i cosmetici, porta con sé numerosi vantaggi per le PMI che decidono di adottarlo.
Esternalizzare intere linee produttive, di fatto, permette di contenere i costi su diversi fronti, dall’assunzione di personale specializzato fino al risparmio sulle tecnologie e le infrastrutture.
A questo si aggiunge anche una riduzione dei costi fissi che, implementando una nuova linea produttiva, inevitabilmente graverebbero maggiormente sul bilancio aziendale.
Ne beneficerebbe, inoltre, anche la gestione dell’azienda sia dal punto di vista finanziario che operativo.
Non dovendo sopportare il peso di investimenti così gravosi, si riduce anche il rischio imprenditoriale, oltre che permettere all’imprenditore di focalizzare maggiormente la sua attenzione sul core business aziendale e le attività di marketing e promozione, necessarie a far girare velocemente il nuovo prodotto sul mercato.
Riproduzione riservata © 2024 - NB