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Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sulla dieta vegana: i benefici, le controindicazioni, cosa mangiare e come si differenzia dalla dieta vegetariana.
Ci sono diversi motivi per cui una persona può decidere di seguire una dieta vegana: motivazioni etiche, religiose, ambientali, certo, ma anche semplice gusto oppure voglia di trovare un regime alimentare equilibrato e basato soprattutto su frutta, verdura e carboidrati.
Per chi non lo sapesse, una alimentazione vegana si basa principalmente su elementi di origine naturale, mentre vanno esclusi invece tutti quei prodotti di origine animale, come carne e pesce. Inoltre i vegani non mangiano anche i prodotti derivati da origine animale come formaggio, uova, latte, ecc…
Dal punto di vista etico, i vegani ritengono che l’utilizzo degli animali per il cibo sia immorale e che gli animali abbiano il diritto di essere rispettati e trattati con umanità. Dal punto di vista ambientale, l’allevamento intensivo di animali è una delle principali cause di deforestazione, desertificazione e emissione di gas serra. Per questo motivo scegliendo di non consumare prodotti animali, si può contribuire a ridurre l’impatto ambientale.
Oltre a questo, secondo degli studi, ci sono una serie di benefici per la salute associati a questa dieta, tra cui riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, il NIH afferma che queste diete possono abbassare il rischio di sviluppare l’ipertensione, il diabete e alcuni tipi di cancro. Insomma, siete pronti a saperne di più? Allora andiamo a scoprire tutto sul veganismo!
Che cos’è la dieta vegana: un esempio di menù
Scendendo maggiormente nei dettagli, come detto questa particolare dieta vieta il consumo di elementi animali o di origine animale, dunque un vegano non si ciba di: carne e tutti i suoi derivati, pesce, latte, formaggio, uova, miele e burro.
Un menù di dieta vegana equilibrata andrà ad includere frutta, verdura, cereali, legumi, semi oleosi, frutta secca e carboidrati. Grande la presenza poi di alimenti come soia, seitan, tofu e tempeh, che spesso diventano i cosiddetti sostituti della carne e si candidano per diventare i protagonisti di tantissime ricette sfiziose. Ormai la dieta vegana è diventa molto popolare in tutto il mondo e per questo sono sempre di più i prodotti creati apposta per sostituire carne e derivati. Dagli hamburger, al becon fino al formaggio e al miele, le alternative vegane sono ormai diffuse in tutti i supermercati.
Differenza tra una dieta vegana e una dieta vegetariana
La principale differenza tra la dieta vegetariana e quella vegana sta nel fatto che la prima esclude la carne, ma permette l’utilizzo di prodotti derivati dagli animali. La seconda invece no. In altre parole, i vegetariani possono mangiare alimenti come latte, formaggi, uova e burro, perchè non implicano la morte dell’animale. Nella dieta vegana invece anche questi alimenti sono vietati perchè l’allevamento intensivo e quindi dannoso per l’ambiente si estende anche ai prodotti di origine animale.
Dieta vegana: i benefici e i contro
Anche se si tratta di un regime alimentare che viene ancora guardato da molti con sospetto, questa dieta porta con sé in realtà numerosi benefici. Innanzitutto se si sceglie di adottare questo tipo di alimentazione, si sceglie anche una dieta che diminuisce i rischi di obesità, ipertensione, diabete mellito di tipo due e anche malattie cardiovascolari. Può aiutare anche a prevenire certi tipi di cancro. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che le diete vegane possono aiutare a prevenire il cancro al seno, al colon e alla prostata. Essendo ricche di vitamine e minerali, possono aiutare a migliorare la salute della pelle.
Inoltre mangiare solo alimenti di origine naturale porta al nostro corpo un alto apporto di fibre e antiossidanti, grazie all’assunzione di molta frutta e verdura di stagione. La dieta vegana è utile anche per la gestione del colesterolo e per ridurre al minimo i grassi saturi e transaturi e sostituirli con i grassi insaturi. Sostituire il burro con olio d’oliva, avocado e noci è un modo per farlo.
Non esistono, al contrario, delle vere e proprie controindicazioni sulla dieta vegana: non sono infatti stati evidenziati dei rischi particolari, se non alcuni casi di anemia da carenza, dal momento che il ferro è più facilmente assorbito dai prodotti a base di carne rispetto ai prodotti vegetali. Questo provoca stanchezza e può essere più efficacemente corretto con gli integratori.
Una dieta vegana non ben bilanciata può anche portare ad una carenza di vitamine del gruppo B12, calcio, omega-3 e proteine. È importante che chi sceglie di seguire una dieta vegana si assicuri di assumere questi nutrienti attraverso fonti vegetali o supplementi. In ogni caso, se volete provare ad avvicinarvi a questo mondo, vi consigliamo di rivolgervi a un medico nutrizionista.
Dieta vegana per dimagrire
La dieta vegana dimagrante è semplicemente un regime alimentare vegano, studiato però per garantire una perdita di peso a chi la adotta. In questo caso, l’errore più comune è quello di pensare che basti mangiare solo frutta e verdura e altri alimenti poveri di grassi per perdere peso. Ma in realtà… nulla di più sbagliato!
Infatti la miglior cosa da fare è quella di dare vita a una dieta equilibrata, ricca anche di proteine e di grassi. Per questo, come sempre, il consiglio migliore che possiamo darvi è quello di realizzare un menù seguiti da un medico o da un dietologo, così da poter stilare una lista di alimenti e di ricette adatte per il vostro organismo e che vi garantiscano di perdere peso pur mantenendo il vostro corpo in salute.
Una scelta ambientale
Secondo Reilly Park, membro del CIO diritti degli animali e studente di college, la scelta di una dieta a base vegetale è una delle influenze più significative gli individui possono avere sull’ambiente.
«L’allevamento animale richiede una massiccia quantità di risorse idriche, di alimentazione e di trasporto per soddisfare le elevate esigenze di modelli alimentari degli esseri umani – che, come l’aumento della domanda e per l’ambiente in modo coerente è scarica, che sia insostenibile, non c’è dubbio», ha detto Park. «Le mucche producono 100 km di metano ogni anno, che è l’equivalente di una macchina in fiamme 235 litri di gas. Con questo fatto in mente, immaginare quanto meno impatto negativo abbia scegliere le piante sugli animali ha sull’ambiente con ogni pasto».
Secondo The Water Footprint Network, i costi ambientali delle produzioni vegetali ad alto impatto sono ancora meno di quelli associati ai prodotti a base di carne. «Praticare il veganismo è qualcosa di più che le nostre papille gustative», ha detto Park. «Quando si sceglie di mangiare le piante, si sta scegliendo di proteggere l’acqua, l’aria, il suolo, gli animali del pianeta e la vostra salute».
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